L'orologio segna le 8:35, in perfetto orario Italo inizia a rallentare e viene annunciato l'imminente arrivo alla stazione di Firenze Santa Maria Novella. Il cielo è grigio e carico di pioggia. Una stiracchiata mentre mi alzo, prendo il cavalletto e mi carico lo zaino (pesantissimo!) in spalla. Finalmente sono a Firenze! Da tempo volevo passare un weekend all'insegna dell'arte e della cultura e la scelta della destinazione è stata piuttosto semplice.
La città del giglio è stata, nel XV sec., la culla del Rinascimento, grazie soprattutto alla magnanimità della famiglia Medici, la quale, spinta dall'amore verso la propria città, commissionò ai più quotati artisti dell'epoca moltissimi progetti per arricchire Firenze di opere d'arte, monumenti e costruzioni che la rendessero, e in effetti la resero, magnifica.
Usciamo dalla stazione e veniamo accolti da una pioggia che dal finestrino del treno sembrava più leggera. Ci mettiamo in cammino e la direzione per il centro è fin troppo facile da intuire: l'imponente cupola del Brunelleschi svetta sui tetti della città, ma prima di iniziare il tour di Firenze ci dirigiamo verso il primo bar che vediamo per soddisfare il bisogno mattutino di caffeina.
Prima di tuffarci nel centro storico facciamo una piccola sosta per ammirare la bellissima facciata della basilica di Santa Maria Novella, ricca di armoniose decorazioni geometriche. Ci rimettiamo in cammino e in meno di 5 minuti a piedi ci ritroviamo di fronte al duomo di Firenze, la basilica di Santa Maria del Fiore. Immediatamente si viene colpiti dalla elaboratissima facciata, decorata con tre tipi di marmo: bianco, verde e rosso, utilizzati con assoluta maestria e precisione.
I particolari scolpiti nel marmo sono davvero dettagliatissimi. Appena a fianco della facciata si staglia verso il cielo il campanile di Giotto, altissima torre a sezione quadrata. Di fronte al duomo sorge il battistero di San Giovanni, costruzione a base ottagonale sorta sui resti di una ricca domus romana. La leggenda vuole che il battistero sia stato elevato sui resti di un tempio dedicato a Marte.
Ho trovato piuttosto complicato fotografare questa piazza, anche perché in realtà non è una vera e propria piazza! Palazzi e abitazioni sorgono a pochi metri dal duomo e dal battistero, si fatica ad avere una visuale senza elementi di disturbo, se aggiungiamo poi il fatto che non ho un buon rapporto con il grandangolo…zero foto! Decidiamo comunque di tornare per fotografare il duomo di prim(issim)o mattino.
Piuttosto fradici e infreddoliti ci dirigiamo presso il nostro alloggio per alleggerire gli zaini (la cervicale grida vendetta!). Abbiamo prenotato una camera in posizione strategica a non più di 60 secondi da Piazza della Signoria! Giusto il tempo di lasciare il bagaglio e far quasi asciugare le giacche e siamo di nuovo in strada.
Bastano pochi passi, girare l'angolo e si intravede la Torre di Arnolfo e in men che no si dica ci troviamo in Piazza della Signoria, il cuore pulsante di Firenze. La pioggia, a tratti abbondante, non ha sminuito lo stupore che ho provato alla vista di Palazzo Vecchio, l'avevo visto 15 anni or sono e non me lo ricordavo così enorme!
Palazzo Vecchio è stata la sede del governo nel periodo in cui Firenze divenne capitale del Regno d'Italia (1865-1871). Ora è la sede del Comune di Firenze. A guardia dell'ingresso di Palazzo Vecchio una copia del David di Michelangelo, uno dei più fulgidi esempi dell'arte rinascimentale, si mostra in tutta la sua bellezza.
Molte altre statue sono ospitate nella cosiddetta Loggia dei Lanzi, o della Signoria, un enorme porticato a fianco di Palazzo Vecchio. Sul lato opposto sorge la fontana di Nettuno, impressionante e magnifica scultura del dio del mare. Il Nettuno è imponente, si erge in tutta la sua imponenza a sovrastare il monumento composto dalle rappresentazioni di Scilla e Cariddi e di altre divinità, nonché dalle sculture dei quattro cavalli del cocchio del dio stesso. I fiorentini hanno ribattezzato il Nettuno "biancone" per il candore che emana il marmo nel quale è stato scolpito.
Per quanto questo "biancone" sia meraviglioso, non riesco a staccare gli occhi dalla statua del Perseo. Questa scultura bronzea è in netto contrasto con il candore delle altre, trovo spettacolare la sua lucentezza e il suo sguardo è assolutamente magnetico.
Continua a piovere, ma per noi non è un problema, tantomeno per le nostre macchine fotografiche, così ci siamo dedicati a fotografare le stupende statue di Piazza della Signoria, approfittando, di tanto in tanto, della Loggia dei Lanzi per poterci riparare! La Luce non è delle migliori dato il grigiume del cielo, ci ripromettiamo quindi di tornarci dopo cena. Senza rendercene conto il pomeriggio vola, si accendono le luci in piazza e la sera si prepara a calare su Firenze. Solo allora ci rendiamo conto che siamo svegli dalle 04:00 (come se qualcuno avesse dormito la notte precedente…) e siamo bagnati fradici, così riponiamo le reflex e ci avviamo all'alloggio. Prossimo punto: doccia bollente e cena.
Come prestabilito, dopo cena, reflex alla mano, si torna in Piazza della Signoria. L'atmosfera è decisamente cambiata, niente più Luce "grigia" (non piove nemmeno più) del pomeriggio, le statue sotto la Loggia dei Lanzi sono illuminate artificialmente e questo tende a creare dei forti contrasti di luci e ombre…proprio quello che cercavamo! Dedichiamo parecchio tempo a ri-fotografare queste statue, cercando di carpirne l'anima e valorizzarne le forme perfette attraverso la macchina fotografica. Il Nettuno, invece, è illuminato da una splendida luce fredda che contrasta con l'illuminazione calda di Palazzo Vecchio.
Cerco di eseguire una sgrandangolata sulla piazza ma per i miei gusti c'è ancora troppa gente, così desisto e ci dirigiamo verso il ponte delle Grazie, dal quale riusciamo a fotografare il sempre fotogenico Ponte Vecchio.
Piuttosto stremati facciamo ritorno alla camera e, nemmeno il tempo di appoggiare la testa al cuscino, stiamo già dormendo profondamente.
Alle 05:00, inesorabile, la sveglia ci butta giù dal letto e meno di un'ora dopo siamo in piazza duomo. Il meteo è decisamente migliorato, non piove e qualche stella è visibile in cielo. Una volta posizionata la reflex sul treppiede cerco di impegnarmi con il grandangolo, studio quale sia la prospettiva migliore per riprendere al meglio il duomo con la cupola, il campanile, il battistero.
Ragiono su composizione, primo piano, distorsione…niente da fare, il grandangolo non fa per me, almeno non in questo caso. Monto il tele e eseguo qualche dettaglio, quando, all'avvicinarsi dell'alba, passeggiando sul fianco della basilica, una pozzanghera attira la mia attenzione…rimonto il grandangolo e scatto.
Terminata la sessione notturna/mattutina, siamo di nuovo intirizziti dal freddo, un cappuccio e una brioches a Ponte Vecchio però risolvono il tutto! Lasciamo l'attrezzatura fotografica in camera e decidiamo di visitare il museo che probabilmente rappresenta uno dei luoghi con la più alta concentrazioni di opere d'arte al mondo, la Galleria degli Uffizi. Purtroppo non sono un esperto di arte, quindi non riesco ad assaporare a pieno e fino in fondo le meravigliose opere esposte, di fronte però a certi capolavori mi rendevo conto di essere davanti all'opera di un genio.
Terminata la visita agli Uffizi ci riarmiamo dell'attrezzatura fotografica per eseguire qualche scatto "street", cercando di catturare luci, ombre, atmosfere, situazioni che raccontino qualcosa di una città straordinaria. In particolare sono rimasto attratto dai giochi di luci e ombre che si venivano a creare sotto i porticati, i loggiati o nelle vie, grazie anche a una bellissima Luce di un'altrettanto bella alba fiorentina.
Passeggiando per Firenze e ammirando la magnificenza che ci circonda si riesce a capire l'importanza che ha avuto questa città, quale guida ed esempio nel periodo storico che ha sancito la rinascita artistica e culturale italiana.
Per il tramonto ci siamo organizzati per salire al famoso piazzale Michelangelo, dal quale si gode una strepitosa vista sulla città. E' un must di Firenze, infatti tantissimi turisti vi si recano per poter ammirare la città dall'alto. Vi arriviamo nel tardo pomeriggio, il cielo è semicoperto di nubi e, purtroppo, non si prevede un tramonto spettacolare. Una gelida e insistente brezza mette alla prova le nostre membra, ma il paesaggio è talmente bello che il freddo passa in secondo piano. Balza subito all'occhio l'imponenza della cupola del Brunelleschi, è veramente enorme! Quasi sproporzionata, mi vien da pensare. Visitando la città non ci si rende conto di quanto effettivamente sia immensa, o meglio, se ne ha solo la percezione, ma finché non la si vede ergersi prepotentemente sopra Firenze non si riesce a capirne le reali dimensioni. Basti pensare che, con i suoi 45 metri circa di diametro, è la più grande cupola in muratura esistente al mondo.
Lo spettacolo vero, soprattutto per noi fotografi, inizia quando l'oscurità inesorabilmente comincia ad abbracciare Firenze, il cielo si fa buio e le luci si accendono.
Non appena ci riteniamo soddisfatti riponiamo l'attrezzatura e, intirizziti dal freddo, corriamo letteralmente in camera per una doccia bollente e una buonissima pizza. Il tempo di caricare la sveglia alle 05:00 e già stiamo dormendo.
Prima delle 06:00 siamo in Piazza della Signoria, voglio approfittare dell'assenza di persone per riprendere Palazzo Vecchio con il grandangolo. Mi sistemo in un angolo della piazza che mi permetta di includere anche la Loggia dei Lanzi e, complice l'ora antelucana, riesco a eseguire qualche scatto senza persone di troppo nell'inquadratura.
Mi ritengo abbastanza soddisfatto e così decido di dedicarmi al Piazzale degli Uffizi, una sorta di corridoio tra le due ali del Galleria degli Uffizi, al quale vi si accede in pochissimi secondi da Piazza della Signoria. I colonnati che sostengono gli Uffizi sono fantastici, soprattutto di notte, illuminati artificialmente. Posso dire, con una punta di presunzione, che in questo caso il grandangolo mi è stato meno avverso…o forse sono stato meno avverso io nei suoi confronti! Una volta sorto il Sole attraverso la strada e punto l'obiettivo (il tele stavolta…) verso Ponte Vecchio, bellissimo alle prime luci del giorno. Colazione e via di nuovo per le strade del centro. La mattinata scorre abbastanza lentamente tra uno scatto e l'altro, ritorniamo in piazza del duomo per ammirare ancora lo splendore di questa enorme opera d'arte e vi restiamo fino all'ora di pranzo.
Una pizza al volo, riponiamo le reflex negli zaini e nel primo pomeriggio iniziamo a incamminarci, con un pizzico di malavoglia ma estremamente soddisfatti, verso la stazione Santa Maria Novella.
Che dire, tre giorni a Firenze non sono tanti, soprattutto se si programmano visite approfondite a chiese, musei o gallerie. Per contro, il centro storico e culturale è abbastanza contenuto e vi si trova una concentrazione altissima di opere d'arte. Personalmente mi ritengo soddisfatto a livello fotografico, ma ancor più mi sento appagato nello spirito, Firenze ti lascia stupito dalla propria bellezza, da quella sensazione di ricerca assoluta delle forme perfette che da ogni pietra emana.
Alle 14:55 Italo riparte e ci lasciamo alle spalle la città del giglio.
Federico Rongaroli
QUI altre foto del viaggio